Si deve parlare di disinformazione, soprattutto in vista delle elezioni europee dell’8 e 9 giugno. Lo hanno fatto giornalisti, docenti universitari e professionisti di Google, il 27 maggio, presso lo Spazio Europa di Via IV Novembre, il luogo gestito dall’ufficio del Parlamento Ue in Italia e dalla rappresentanza in Italia della Commissione Ue.
L’evento, organizzato anche dall’Osservatorio TuttiMedia, intitolato “Disinformazione, Democrazia, Elezioni”, ha avuto l’obiettivo di parlare dell’importanza del giornalismo di qualità e dell’informazione veritiera per la tenuta della democrazia.
Fra i temi trattati, anche la linea del Parlamento Ue a sostegno del giornalismo di qualità, contro le fake news; la trasformazione dell’informazione e del giornalismo nel nuovo scenario caratterizzato dalla presenza di social e influencer; la nuova categoria del “verosimile” accanto al “vero” e al “falso”; l’importanza dell’educazione AI media, CON i media.
In particolare, il voto dell’8 e 9 giugno 2024 sarà fondamentale per contrastare gli attacchi alle democrazie liberali. Per questo motivo, i cittadini hanno il diritto di votare in base a informazioni corrette.
In tutto ciò, il giornalista gioca un importante ruolo di supplenza per far fronte alle fake news. Eppure, il suo ruolo appare ridimensionato rispetto all’emergere degli influencer, nuovi gatekeeper dei social. Infatti, i social hanno un peso rilevante nella dieta mediatica delle nuove generazioni.
Social Profiles