“Ma quello è il bicchiere che ho a casa!”, esclamo ammirando un vasetto da collezione esposto a “Joyn!”, la mostra che celebra i 60 anni di Nutella al MAXXI.
Eh sì, il dolce bicchiere colorato è il gemello di quello che ho a casa; e io sono fiera di aver scoperto di avere un pezzo di Made in Italy nella mia cucina.
Perché scommetto che tutti abbiamo nella credenza quel vasetto o quel bicchiere di Nutella con i cartoni animati, magari un po’ scolorito dai tanti passaggi in lavastoviglie, memoria di un tempo di quando eravamo piccoli, o regalo di un cuginetto in occasione dell’ultimo Natale. E infatti: che mondo sarebbe, senza Nutella?
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A ricordarci che quella capsula del tempo è uno dei prodotti più iconici dell’ultimo secolo, la mostra inizia con l’apertura della pasticceria di Pietro Ferrero in provincia di Cuneo nel 1923, si sviluppa con la commercializzazione della Supercrema, la vera antenata della Nutella, negli anni 50, e arriva sino ai successi ottenuti sui diversi canali di comunicazione ai giorni nostri.
Il racconto fatto dal Gruppo Ferrero, guidato oggi dalla terza generazione di leader d’impresa, rientra nel canone dello storytelling, e consiste nel coniugare due poli apparentemente antitetici: da un lato, le tradizioni di una tenace famiglia piemontese; dall’altro, il futuro di un’azienda multinazionale.
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Interessante anche l’esperienza olfattiva al centro della mostra che riproduce l’odore che si sente all’interno degli stabilimenti produttivi (io ho decifrato profumo di croccante “cialda”, mentre le persone che erano con me hanno avvertito del vivace “talco” e anche del volitivo “sedile”).
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Gioia, vivacità, convivialità, famiglia, amicizia, emozioni, generazioni. Sono tante le parole evocate lungo il percorso della mostra color rosso fuoco, levigata e sinuosa come il gesto dello spalmare la Nutella su una fragrante fetta biscottata.
Infatti, una volta tornata a casa, un cucchiaino ha fornito la risposta al peccato di gola evocato lungo tutta l’esposizione 😉
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