La manifestazione dei negazionisti a Roma, fra no mask e complottisti, esprime messaggi ambivalenti.
Hanno manifestato contro la “dittatura sanitaria, economica e giudiziaria”. Ieri, sabato 5 agosto, circa 2mila persone si sono accalcate in piazza della Bocca della Verità. Senza mascherine e senza rispettare il distanziamento interpersonale. A indossare i dispositivi di protezione individuale solo gli operatori dell’informazione e gli uomini della Polizia e della Guardia di Finanza.
Sotto lo striscione “Noi siamo il popolo”, il palco lancia messaggi ambivalenti. Alcuni si dichiarano negazionisti, altri complottisti:
“Se un pullman fa un incidente fa più morti che il Covid”
“Non sono negazionista ma la sindrome è stata fatta dal governo per sottometterci”
Nella piazza della manifestazione dei negazionisti a Roma una costellazione di movimenti, da Forza Nuova al “popolo delle mamme”, dai sostenitori di Trump ai no “big pharma” agli antivaccinisti.
Manifestanti: mascherina come limitazione della libertà
Si usano espressioni e simboli che spesso vediamo nelle piazze della sinistra: dalle parole di Giovanni Falcone “Chi ha paura muore ogni giorno” all’articolo 1 della Costituzione. Declinati dal punto di vista di chi chiede maggiore sovranità. Una manifestante indossa la maglietta di “Libera Contro le Mafie”.
Sul palco c’è chi indica la strada per lottare: riempire le piazze e chiedere le dimissioni dell’opposizione (anche se, in questo momento, all’opposizione si trovano Lega, Forza Italia e Fratelli d’Italia). Una rappresentante del “popolo delle mamme” rivendica il proposito di mandare a scuola i tre figli senza mascherina. L’obbligo di indossare i dispositivi di protezione individuale è una misura di tutela della salute pubblica. Ma i manifestanti lo vedono come una limitazione delle libertà individuali. Alle 18:30 uno psicologo sostiene che le mascherine inibirebbero lo sviluppo della capacità di riconoscere i volti nei bambini, che non riuscirebbero più a distinguere i piccoli dai grandi e, soprattutto, i maschi dalle femmine. Colpisce l’utilizzo della parola “lobotomia”.
Il messaggio delegittimato dalle provocazioni della manifestazione a Roma
Si può davvero pensare che il Covid-19 non esista? A mio parere, osservando la manifestazione dei negazionisti a Roma dal vivo, emerge chiaramente la denuncia delle difficoltà economiche che le famiglie hanno affrontato nel corso del lockdown. E il negazionismo potrebbe essere solo un modo per manifestazione il proprio malcontento. Forse, queste istanze avrebbero una maggiore legittimità e riceverebbero maggior ascolto se mettessero al centro i problemi economici delle famiglie, senza ricorrere a negazionismi e complottismi. Lo ha capito Giorgia Meloni, leader di Fratelli d’Italia:
Il Covid non si nega. Si combatte. Diffondiamo il messaggio contro la follia dei negazionismi pic.twitter.com/GXmBn4B14f
— Giorgia Meloni 🇮🇹 ن (@GiorgiaMeloni) September 5, 2020
Vedremo in quale modo si svilupperà il discorso delle destre sul Covid-19. Le opinioni contrarie al Governo sono del tutto legittime in una democrazia. Ma si spera siano supportate da argomentazioni che non negano la presenza di una pandemia e gli oltre 35mila decessi registrati finora in Italia.
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