Iniziamo la seconda parte dell’intervista a Francesca Thiery, grafica e illustratrice romana, con la carrellata di card elettorali dei partiti che sono stati protagonisti delle elezioni politche 2018. Oggi è il turno del Movimento 5 Stelle e del centro-destra: hanno scelto una grafica accattivante o sono scivolati anche loro su alcuni dettagli poco efficaci? Sono riusciti a comunicare bene ciò che volevano dire? Leggi l’articolo per scoprire tante curiosità.
Ricordiamo ai nostri lettori che possono leggere la prima parte dell’intervista a questo link.
Il Movimento 5 Stelle: occhio alle diagonali sghembe!
Buongiorno Francesca, iniziamo con il M5S e con le innumerevoli 20 card che hanno usato per promuovere i punti del loro programma. Cosa ne pensi?
“Movimento 5 Stelle. Il partito più social del Paese, sicuramente riconoscibilissimo per l’onnipresente 100% Yellow.
In queste grafiche c’è un po’ di confusione. Le immagini servono per illustrare un testo, e per comunicare subito un’idea in maniera non verbale. Qui sono confuse, e si comprendono bene solo osservandole attentamente. Da lontano, per intenderci, sembrano tutte uguali. Inoltre sono troppo didascaliche: se per comunicare la scuola mi servono le equazioni, le lavagne, i bambini con la mano alzata, i libri… ho l’impressione che devo risolvere un rebus, più che accogliere un’idea.
Inoltre, qui esce fuori il mio lato più nerd-compulsivo. Come si può vedere dall’immagine qui accanto, in diverse grafiche una linea diagonale si ripete accanto al nome del Presidente, sullo sfondo, accanto ai punti programmatici e così via. Non riesco a trovare un senso nelle angolazioni, l’effetto su di me è un fastidio paragonabile a quello di pedalini bagnati dentro gli stivali. Se stai pensando che sono fuori di testa, ti avevo avvisato all’inizio: è la stessa cosa che faccio con i menù della pizzeria! Ma me ne sono accorta al primo sguardo!”
Fratelli d’Italia: “Quando la discussione politica converge più sui boccoli della Meloni che sul programma, dovremmo farci una domanda sulla cultura italiana rispetto alle donne”
Eccoci a Fratelli d’Italia, se ne è parlato soprattutto per i cartelloni con una Giorgia Meloni fortemente photoshoppata…
“Fratelli d’Italia. Cosa dire? Tutti noi grafici vorremo che photoshop creasse il “filtro Meloni”. Con un solo click avremmo ritratti femminili divini! Ma quando la discussione politica converge più sui boccoli della Meloni (o il vestito della Boschi, solo per fare un esempio) che sulle linee programmatiche, dovremmo farci una domanda sulla cultura italiana rispetto alle donne. La Meloni e i suoi spot sono forse i più parodiati dalla rete e dalla televisione. Il risultato è una visibilità invidiabile.
Inoltre, il nastro tricolore che si vede in alcuni immagini fa un po’ Ferrarelle un po’ dentifricio… era indispensabile?”
Forza Italia. “Hanno il logo più famoso d’Italia, che non è il tricolore: è la faccia di Berlusconi“
Francesca, proseguiamo con lo storico partito di Silvio Berlusconi. Forza Italia ha diffuso il nuovo “contratto con gli italiani” firmato da Berlusconi, come se fosse scritto su carta da lettere. Cos’altro hai notato?
“In questo caso dubito fortemente che ci siano grafiche fai da te, create dai militanti… Hanno il logo più famoso d’Italia, che non è il tricolore: è la faccia di Berlusconi. Ora non più, ma non è un caso che prima delle elezioni del 4 marzo digitando il sito forza-italia.it si veniva reindirizzati automaticamente a berlusconi2018.it!
Poi si sono inventati questa cosa dell’Albero delle Libertà che potete vedere anche qui a fianco. Anzitutto non si capisce perchè un grafico debba usare l’apostrofo al posto dell’accento: errore perdonabile a un non addetto ai lavori ma tra la mappa caratteri e gli Shortcuts un professionista dovrebbe saperlo (psss: Alt+192 o +183 sul pc!!). Anche i testi all’interno del baloon potevano essere leggermente rimpiccioliti per evitare che sfondassero nello slogan Zero Tasse”.
Lega: un Salvini alla Zio Sam
Siamo arrivate al terzo componente della coalizione del centro-destra: l’emergente Matteo Salvini con la Lega. Come ti è sembrata la grafica delle sue card su Facebook?
“Salvini ci offre sempre un piacevole passatempo: giocare a distinguere i meme dagli originali. Un’unica fotografia appiccicata su grafiche diverse che fa tanto effetto sagoma di cartone.
E un’altra cosa: logo bianco su colletto bianco. Per… fare in modo che coincidesse col dito di Salvini??”
Casa Pound
“Da queste immagini che vedo, si tratta più che altro di due immagini modulate a seconda dei tour elettorali”
Arrivederci alla terza e ultima parte dell’intervista a Francesca Thiery, che uscirà il 12 aprile sempre su Occhiaperti Blog per tirare le somme di tutte le immagini, più o meno efficaci, che hanno popolato le pagine Facebook dei candidati in questi ultimi mesi.
La prima parte dell’intervista di Occhiaperti Blog dedicata alle card dei partiti di centro-sinistra è disponibile a questo link qui.
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Articolo di: Alice Palombarani
Scritto e pubblicto il: 09/04/2018
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