LA MAKER FAIRE ROMA 2015 ALL’OMBRA DELLA MINERVA

Dal 16 al 18 ottobre l’università La Sapienza di Roma ha ospitato Maker Faire 2015, il festival delle innovazioni tecnologiche e digitali. La fiera si è rivolta agli appassionati, agli studenti, ma anche alle famiglie e ai semplici curiosi (http://www.makerfairerome.eu/it).

All20151017_112809a Maker Faire 2015 i makers di tutto il mondo hanno presentato i propri progetti al pubblico (evoluzioni di tecnologie precedenti oppure nuove applicazioni). In ogni angolo si sentiva parlare di droni, stampanti laser, app. Si vociferava di uploadare, innovare, condividere, scaricare, contaminare, ricostruire, rivoluzionare. Le parole d’ordine erano smart, futuro, promozione, creatività, divulgazione (leggi l’articolo della Maker Faire 2014 –> clicca qui)

La Maker Faire mi ha colpita per la grande varietà di prodotti, a dimostrazione che la tecnologia è robotica ma non solo: è anche moda, alimentazione, agricoltura. In tal modo ritroviamo “vecchie” conoscenze degli anni precedenti (come la stampante 3D, questa volta in formato maxi) e le novità come le coltivazioni idroponiche, il violino elettronico e sistemi di riprese automatiche per il calcetto.20151017_151803

Come si può parlare di innovazione senza dar spazio alle università? Ritroviamo anche quest’anno lo stand di Roma Tre (Dipartimento di Architettura) e del Politecnico di Milano (Design); due bastioni da cui gli studenti mostrano con orgoglio i progetti (lamentando anche la scarsità dei finanziamenti) e dimostrando che la tecnologia – quando c’è passione e una buona dose di economia – può unire anche a livello internazionale (leggi l’intervista alla docente di Matematica –> clicca qui; leggi l’intervista ai suoi studenti di Architettura –> clicca qui)

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Articolo di: Alice Palombarani

Scritto e pubblicato il: 24.10.2015

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