Enrico, ora pro nobis

Dipartimento di Scienze Politiche, Roma Tre. Oggi Bianca Berlinguer ha parlato agli studenti del padre Enrico. Dagli esordi al comunismo alla cerimonia funebre divenuta emblema di un periodo (e forse della fine di questo periodo).

Colpiscono la serietà e la sobrietà della giornalista di Rai3,  che lamenta della cattiva politica odierna (“ma la politica è una cosa bella”); e colpisce anche la platea (l’aula è gremita e dopo poco solo posti in piedi): soprattutto studenti di facoltà,  ma anche ghiotta occasione per i rappresentanti di associazioni giovanili. Si chiede più volte: cosa direbbe Enrico Berlinguer se fosse vivo oggi?

E aggiungerei: cosa direbbe se respirasse quest’aria un po’ così, quella che ci trasporta nelle tribune degli anni ’70? Per alcuni è nostalgia, ma si può parlare di nostalgia (politica) quando si ha vent’anni? John Lennon canzonava i troppi “-ismi” che si usano quotidinamente. Forse il linguaggio dei giovani d’oggi fatica ad evolversi, incastonato in icone sacre appese alle pareti, e la lingua rischia di incepparsi in espressioni anacronistiche e rituali.

Piccoli sessantenni crescono? Parola ai posteri. Sempre col pugno chiuso, per carità.

articolo di: Alice Palombarani

scritto e pubblicato il: 10 dicembre 2014

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